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La Regione aumenta il budget degli studi di fattibilità

Il nuovo disciplinare porta la dotazione finanziaria a 2,5 milioni di euro

LE NOVITà

Queste le principali novità rispetto alla versione
precedente:

  • Ammissibilità del codice Ateco: il codice Ateco riportato in domanda deve corrispondere all?Ateco primario attribuito all?unità sede destinataria dell?investimento e deve essere ammissibile ai sensi delle indicazioni riportate nell?allegato ?settori ammissibili? al presente bando (allegato I)
  • Impresa nata prima del 2013: le attività oggetto dello studio devono essere realizzate in un?unità locale dell?impresa beneficiaria che risulti produttiva  e attiva da prima del 31 dicembre 2012 (ossia non sarà ammissibile il caso di unità locale attiva a partire dal 1 gennaio 2013).
  • Limitazioni sulla sostenibilità finanziaria: con riferimento a ogni singolo beneficiario il fatturato – voce A1 del conto economico ?Ricavi e vendite delle prestazioni?-  dell?ultimo bilancio approvato dovrà essere il quadruplo del totale dei costi richiesti dal beneficiario stesso. Qualora l?impresa non sia tenuta alla presentazione del bilancio civilistico dovrà produrre, a pena di irricevibilità della domanda, la ulteriore documentazione  necessaria alla verifica del rispetto del suddetto parametro.
  • Ammissibilità: nel caso di studi realizzati in raggruppamento, se anche di un solo partner non risulta ammissibile, Finpiemonte S.p.A. respingerà l?intera proposta.
  • Pre-valutazione del gestore: lo studio di fattibilità deve essere valutato e approvato dal soggetto Gestore del Polo cui afferisce lo studio stesso. Se lo studio proposto non rientrerà tra quelli convalidati e approvati dal Gestore del Polo la domanda non sarà ammissibile a finanziamento.

Il Team del Polo ICT è a disposizione di tutti gli
aderenti: info@poloinnovazioneict.org

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