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Xenialab, Software italiano in 50 nazioni

Partiti con un Business plan nell'incubatore d’imprese innovative di Torino nel 2007, è approdato in oltre 50 nazioni con la soluzione software per la gestione del customer care.

XCALLY è il software sviluppato da Xenialab per dare alle imprese una soluzione innovativa e potente ma semplice da usare, che unisce la possibilità di interagire con i propri clienti con canali voce, chat, email, SMS, social media alle applicazioni aziendali.

«La sfida che ci siamo posti con XCALLY – spiega Diego Gosmar, CEO e co-fondatore di Xenialab – è arrivare sul mercato internazionale con una soluzione che abbini la migliore User Experience alla semplicità di utilizzo, per produrre un software destinato a gestire processi complessi di business e comunicazione aziendali. Grazie al nostro team, in pochi anni abbiamo creato una rete di partner in grado di installare e gestire XCALLY in Europa come nel Sud Est Asiatico, Brasile, in molte nazioni Africane, Usa e Australia».

L’attuale versione è frutto di 4 anni di ricerca e sviluppo nei laboratori Xenialab. «Abbiamo avuto un aiuto prezioso dalle istituzioni locali (Camera di Commercio e Politecnico di Torino) – sostiene Giuseppe Innamorato, co-fondatore e responsabile per le Strategie Xenialab – che nel 2012 ci hanno permesso di lavorare con l’università di Los Angeles ad un progetto di 6 mesi, col quale abbiamo capito che il nostro software poteva competere a livello internazionale. La sfida continua: con il nuovo prodotto multicanale contiamo di crescere ancora per aprire sedi all’estero».

Un beneficio di XCALLY è la possibilità di aggiungere, attraverso connettori semplici, ulteriori canali di interesse per il Contact Center, come interazioni su social media, sistemi di IoT e soluzioni Video. Al verificarsi di un evento, si può interagire con XCALLY per notificare il gruppo di operatori preposti alla gestione. Tutto monitorabile in tempo reale dai supervisori del customer care.

La roadmap 2017-2018 di prodotto è ricca di novità, con l’introduzione di canali video WebRTC e la possibilità di rendere la soluzione sempre più fruibile dai partner.

Il Sole 24 Ore, Giovedì 2 febbraio 2017 – N. 32