Opportunità di Collaborazione tra ITIS Pininfarina e le Aziende del Territorio
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La storia di wim.tv… raccontata da un utente di
domani.
wim.tv è la nuova piattaforma di video sharing flessibile,
personalizzabile e rivoluzionaria: da
provare su www.wim.tv!
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Bologna, 4 novembre 2015
Ho appena preso un caffè
molto forte, seduto nel dehor di un bar in centro.
Oggi è un appuntamento
importante, uno di quelli colmi di aspettative che si attendono con grande
ansia, ed è quindi un giorno speciale.
Fuori c?è il sole e la temperatura
è mite, ricordo che novembre a Bologna può essere ancora tiepido in certi
pomeriggi, con la luce tenue che si riversa sui muri rossi e gialli delle case,
e infonde una sensazione pastosa da paese, più che da città.
Oggi incontrerò Jim Jarmush.
Il mio regista preferito, sin da ragazzo, autore di capolavori cinematografici
quali ?Dead Man?, ?Coffee and Cigarettes?, ?Daunbailò? e grande amante della
sceneggiatura e della vita; il suo incontro è il mio premio, il mio primo
premio di un contest di filmmakers a cui ho partecipato con il mio ultimo
lavoro.
Quando mi trasferii qui a
Bologna alla fine degli anni ?90 per studiare Cinema all?Università, avevo un
grande sogno. Oltre a quello di fare il regista, naturalmente. Volevo che il
cinema, i film, i cortometraggi, fossero un?arte aperta a tutti, vicina a
tutti, capace di infondere a tutti quella senzazione che dava a me, una grande
spinta alla creatività e alla fantasia.
Tenere in mano una
videocamera, e riprendere la vita. La vita nelle strade della mia città e delle
città di tutto il mondo, in un attimo, fissare momenti importanti, o semplici,
attimi che esistono solo in quel medesimo istante e, attraverso la nostra
sensibilità, diventano unici ed irripetibili.
A Messina non avevo una
videocamera. Nel 1997 non erano in molti a possederne una, al mio paese.
Al corso di
Cinematografia imparai ad usare una telecamera professionale e ad avere le
prime gioie, con le inquadrature, i tagli, la luce e scoprii la mia passione
nel cogliere e riprendere i volti, i gesti, le espressioni umane.
Conobbi Marco, il mio
carissimo amico di studi, e con lui produssi il mio primo cortometraggio, ?The
hand?s day?, un tema semplice con un punto di vista differente, montato in una
notte nella sala al seminterrato del Dipartimento di Arti Visive, d?accordo con
il professor Zanchi che ci aveva dato il permesso.
Nella vita ho perso il
conto dei concorsi cinematografici per corti, festival, rassegne a cui ho
partecipato. Non ne ho mai vinto uno. Eppure la gente mi ha spesso dimostrato
apprezzamento e stimolato, ed io sono andato avanti. Anche se, dopo la laurea
in ?Cinema e Produzione Multimediale?, sono stato assunto all?Archivio Audiovisivi
di Reggio Emilia, e adesso sono quindici anni, la mia passione non l?ho mai
abbandonata. Certo, non sono diventato un grande regista di successo come
credevo quando avevo diciott?anni, ma nel mio studio, a casa, fra vecchi
monitor, obiettivi e accessori sempre più precisi, da solo o in compagnia, ho
montato duecento film.
Il mio palmare squilla,
rispondo. E? mio figlio più grande dall?altra parte, mi dice in bocca al lupo
per l?incontro con ?Lui?, mi ricorda di fargli firmare una dedica digitale che
vuole conservare per sè. ?Sei emozionato?? ? chiede. ?Si, sono emozionato e
molto felice?. Mio figlio ha dieci anni e da grande vuole fare il regista di
documentari sui felini, dice, vuole viaggiare molto per conoscere tutte le
specie. Io lo approvo, so che ce la farà a raggiungere il suo sogno. Certo, se
non cambierà idea!
Quando nacque Adriano pubblicavo
i miei video sul web, avevo diversi canali dove condividevo i miei lavori con
tutti i cybernauti appassionati di film, come me. Era il momento di Youtube,
della rivolta degli UGC, e io approfittavo di tutte le vetrine per far
conoscere i miei lavori.
Avevo una web tv su un
famoso portale, si chiamava ?Navona Street?, dal nome della via in cui abitiamo
tuttora, a Reggio Emilia. Conducevo un programma in streaming al sabato
pomeriggio che stava riscuotendo un discreto successo.
Poi, un giorno, la
svolta. Ricevetti una email di invito a registrarmi su wim.tv. Non avevo mai
sentito questo nome. Il sito era allora una piccola startup di ragazzi che
lavoravano in un ufficio di diciotto metri quadrati, ma che avevano una grande
ambizione ed una guida di un maestro esperto nel settore dei media digitali. Le
parole erano promettenti, ?l?unico al mondo, il nuovo sistema aperto a tutti,
la rivoluzione video?, e ci provai. Sono sempre stato aperto alle nuove
possibilità offerte dalla rete e ho avuto fiducia di chi era come me, ambizioso
e determinato. Pubblicai su wim.tv i miei lavori più recenti, quelli che mi
avevano dato più soddisfazione, e lasciai andare quel processo per cui i miei
contenuti di qualità avrebbero potuto portarmi visibilità e remunerazione. All?inizio
sul sito non c?erano molti iscritti, fu un attimo e diventarono migliaia di
utenti, ragazzi, amatoriali giovani e meno giovani, professionisti,
pubblicitari. I miei lavori avevano grande visibilità poichè ero fra i primi
che si erano iscritti. In due settimane i miei video divennero i più cliccati
del sito. ?Tamara?, un corto che avevo svolto partendo dalle riprese del
matrimonio di una mia cara amica, sfiorò il milione di visite e nel tempo venne
richiesto da ben sessantacinque web tv del portale.
Il mio credito aumentava,
gli utenti chiedevano di me e venne scritto un articolo sul mio caso, ?Creator
Francois, successo da record?, che portò ancora più visite sul mio canale.
Aprii un blog dove davo consigli di regia agli aspiranti amateur del settore.
Più tardi venni anche chiamato dall?Università degli Studi di Bologna per
tenere un laboratorio di Editing Video, che ho il piacere di condurre ancora
oggi, ogni secondo semestre per gli studenti del Dams ad indirizzo Cinema.
Wim.tv ha cambiato la mia
vita e mi ha dato una possibilità che mi era stata negata a livello sociale,
concedendomi un?opportunità unica per far emergere i miei lavori e farli
conoscere ad un pubblico di professionisti con cui altrimenti non sarei
riuscito a mettermi in contatto.
Il sito negli anni si è
ampliato, ora wim.tv è diviso in sezioni e il sistema è fruibile non solo
nell?ambito video, ma anche per la musica, le fotografie e i libri.
Il mese scorso wim.tv ha
indetto un contest di filmmaker, tema: ?I sogni?. Premio: la possibilità di
incontrare e conoscere di persona Jim Jarmush. Sono tornato a Bologna, ho fatto
un giro all?Università, ho rivisto il professor Zanchi, che è in pensione e
vive in una grande casa luminosa in Via Saragozza. Ho incontrato Marco, che è
diventato Art Director e lavora in una delle agenzie pubblicitarie più
prestigiose della città. Ho ritrovato me stesso e i miei sogni di ragazzo, e
con il mio lavoro ho vinto il contest.
Oggi ho trentotto anni e
il mio grande sogno, come succede il più delle volte, non si è snocciolato come
lo avevo immaginato, ha preso pieghe differenti, ma mi ha regalato emozioni
uniche e ne sono felice.
Lascio l?euro del caffè sul
tavolo del dehor e mi avvio verso l?incontro con Jim.
I sogni si costruiscono
giorno per giorno, l?importante è non perdere mai la speranza di inseguirli.
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