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Il 5G rappresenta la nuova generazione dei sistemi mobili, che sta portando una profonda trasformazione nella società e nelle imprese, con ricadute positive a livello economico, occupazionale, sociale e culturale.
Altissime velocità di trasmissione, riduzione drastica di attraversamento della rete, connessione di un altissimo numero di dispositivi. Sono solo alcune delle funzionalità innovative del 5G, che abilitano servizi radicalmente nuovi per realizzare il paradigma della società connessa e della digitalizzazione pervasiva delle attività personali, professionali e civili.
Il 15 dicembre, durante il Corporate Meeting 5G, otto imprese aderenti al Polo ICT hanno presentato nel LIVE meeting casi d’uso di servizi e applicazioni in grado di sfruttare le enormi potenzialità del nuovo paradigma dell’Internet of Everything.
Durante le presentazioni i partecipanti hanno avuto la possibilità di richiedere di incontrare a tu per tu le aziende speaker. Gli appuntamenti B2B sono stati organizzati e si stanno svolgendo in questi giorni.
L’evento è stato organizzato con la collaborazione di TIM, che ha messo a disposizione i due Keynote Speaker: prima Enrico Buracchini, Senior 5G Project Manager TIM, ha spiegato che con il 5G entriamo nell’era della società connessa: la digitalizzazione diventerà realmente capillare e riguarderà sia la sfera personale, sia quella professionale. Abbiamo visto come cambia il nuovo Ecosistema 5G rispetto ai sistemi 3G e 4G, quali sono le caratteristiche e i requisiti principali che abilitano i numerosi Use Case che stanno emergendo e com’è fatta la digital transformation di cui tanto hanno bisogno tutti i settori produttivi. In chiusura Roberto Gavazzi, Area Manager Specialists TIM ha mostrato come per sfruttare l’altissimo potenziale del 5G si dovranno affrontare nuovi mercati, si dovrà costruire un nuovo ecosistema di business e sviluppare nuove applicazioni target. In questo senso la tecnologia 5G è anche una tecnologia chiave per l’Internet del futuro.
Ma quali sono i casi d’uso già pronti o in via di sviluppo da parte delle imprese del Polo ICT?
Bylogix ha parlato del 5G per veicoli autonomi e connessi. L’azienda è partner del progetto 5G-IANA che costruirà una piattaforma di sperimentazione aperta e potenziata che fornirà l’accesso alle risorse di rete 5G, oltre a cui gli sperimentatori di terze parti (cioè le PMI) nel verticale 5G-PPP relativo all’Automotive avranno l’opportunità di sviluppare, implementare e testare i loro servizi. Il progetto ha un budget di 7,6 milioni di euro e coinvolge 16 partner provenienti da Grecia, Italia, Spagna, Germania, Francia, Lituania, Slovenia e Cipro. Bylogix contribuirà alla progettazione e all’implementazione delle specifiche del framework e allo sviluppo del toolkit open-source NetApp e dei baseline VNFs utilizzati per eseguire il caso d’uso autonomo di guida. Saranno realizzati due diversi scenari in cui sarà implementata la comunicazione secondo i paradigmi V2X e V2I. Infine, Bylogix integrerà tutte le informazioni in una soluzione HMI ad hoc, utile per autisti e passeggeri.
Anche per Cliotech le soluzioni per una mobilità connessa e condivisa sono al centro della prospettiva 5G. La società è specializzata in attività R&S nell’ambito della smart e sharing mobility, per offrire servizi di assistenza tecnica e tecnologica, completamente personalizzabili e in linea con i fabbisogni real-time degli automobilisti. Già a partire dal 2018, Cliotech ha creato un network di partner in grado di erogare prodotti e servizi attraverso l’innovativa piattaforma WebApp LiveCAR, che in prospettiva utilizzerà il 5G come supporto all’evoluzione dei moduli dedicati alla sicurezza e alla condivisione dei veicoli.
Concept Reply è il partner di sviluppo hardware e software del Gruppo Reply specializzato nell’innovazione dell’Internet of Things. In ambito 5G for Factory, ha sviluppato il Workforce Proximity Toolkit, un sistema di localizzazione in tempo reale per identificare e monitorare automaticamente la posizione degli oggetti e del personale negli ambienti interni o negli ingressi delle strutture. La distanza interpersonale viene misurata su una scala di centimetri, evitando anche le interferenze provocate da altri oggetti che potrebbero interporsi tra le persone. Il sistema utilizza tecnologie di comunicazione radio ad alta banda molto affidabili e a basso consumo energetico, conferendo ai TAG indossabili fino a 30 giorni di durata delle batterie. I dispositivi sono già disponibili in produzione e sono già pronti use case legati al manufacturing, come la manutenzione di apparecchiature di grandi dimensioni. Lo sviluppo futuro con il 5G permetterà ai TAG di trasmettere i dati in tempo reale.
La comunicazione dati terra-bordo-terra nel settore della General Aviation ha sempre impattato apparati complessi e spesso di dimensioni incompatibili con le caratteristiche degli aeromobili dedicati agli impieghi di sorveglianza aereo del territorio. Per DigiSky, la possibilità di “agganciare” la rete di copertura prevista per il 5G apre scenari molto performanti ed estremamente interessanti per i servizi di monitoraggio aereo che devono trasferire ad una centrale di comando e controllo dati telerilevati durante il volo. La soluzione proprietaria di DigiSky comprende una piattaforma di comando e controllo denominata Skymetry che consente di monitorare vaste aree di territorio. Il brevetto SmartBay© consente a DigiSky di abilitare aeromobili di aviazione generale con una suite di sensori dedicati a differenti tipologie di telerilevamento. SmartBay può esser configurata con sensori di tipo Gimbal che offrono prestazioni di sorveglianza su zone sensibili durante eventi. La tecnologia 5G consente di gestire flussi dati ad alte prestazioni utilizzando apparati economici ed affidabili.
26 milioni di nuove caldaie verranno vendute in Europa nei prossimi 5 anni, di cui 4 milioni in Italia. Smartdhome ha dimostrato che può dotarle di servizi real time di Predictive Maintenance e di Adaptive Energy Management usando i Big Data disponibili (previsioni meteorologiche e dati di utilizzo) e la nuova rete wireless NB-IoT, che fa parte dello standard 5G. Il sistema proposto consente un risparmio energetico del 30%, che si traduce in un risparmio potenziale compreso fra i 300 e i 700 euro l’anno per famiglia.
Synarea Consultants ha posto l’accento sul fatto che il 5G è in grado di migliorare alcuni modelli formativi attualmente in uso, soprattutto con l’introduzione della Realtà Virtuale e con un focus particolare sulle discipline STEM. In un potenziale progetto di ricerca, Synarea vuole analizzare e verificare come le soluzioni sempre più complesse basate sulla VR, integrate nelle attività di formazione Blended, grazie al 5G possano favorire l’interazione tra formazione “remota” e formazione “in presenza”, secondo i compiti specifici della materia trattata. Il caso d’uso prevede di utilizzare un ambiente virtuale 3D nel quale sarà ricreato un ipotetico laboratorio con il modello 3D di un robot o una macchina CNC in genere, attraverso il quale le procedure e le tecniche attuate direttamente nel laboratorio fisico potranno essere replicate e visualizzate su browser in tempo reale, per gli utenti connessi “in remoto”, con la possibilità di esplorare ed interagire a 360° con la scena virtuale.
La crescente disponibilità e pervasività di apparati, applicazioni e servizi ed il conseguente aumento esponenziale dei dati prodotti impongono nuove architetture di rete per garantire prestazioni ottimali in termini di latenza, ampiezza di banda e sicurezza. L’intervento del Consorzio TOP-IX ha rivelato come in tale contesto gli Edge (Internet) Exchange diventeranno un componente fondamentale per garantire capillarità connettiva e continuità computazionale tali da non creare disomogeneità prestazionali tra il centro ed il bordo della rete.
La crescente diffusione di infrastrutture e piattaforme IoT rendono intelligenti gli edifici e abilitano la transizione energetica. Wattsdat ha presentato come una piattaforma di transactive energy abbia reso possibile l’accesso a finanziamenti di terze parti e di come l’adozione di tecnologie 5G abbia potuto aprire nuovi mercati per diverse filiere produttive, tradizionalmente non digitali, e alle relative ricadute occupazionali.
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Quindi il Polo ICT, anche nel perdurare della crisi pandemica, continua a proporre attività e occasioni di confronto e di business per mettere in rete imprese, attori della ricerca e istituzioni, nella consapevolezza di quanto sia sempre più importante collaborare e investire in ricerca e innovazione.
Le presentazioni sono disponibili: