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La partecipazione, che prevede l?ingresso di ulteriori soci finanziatori, consiste nel
19,5% del capitale di SpID.
Con questo investimento Piemontech raggiunge quota
undici aziende in portafoglio, tutte caratterizzate da un forte potenziale di crescita e da tecnologie differenzianti, confermandosi come uno degli strumenti di Venture Capital più attivi sul territorio piemontese.
L?azienda
La mission di SpID è diventare il
punto di riferimento a livello europeo per la produzione di set top box per la
TV digitale, in quanto costruttrice e realizzatrice di apparati hardware innovativi – decoder, ecc. – per il digitale terrestre e per altre tecnologie di trasmissione quali satellite, cavo e Internet.
SpID è una start up fondata da professionisti dell?ICT con diversi anni di esperienza sia in società italiane che in multinazionali nell?area della convergenza video, voce e dati.
Il prodotto
L’azienda ha realizzato il
prototipo di un set top box di nuova concezione per la televisione digitale terrestre, che consente la fruizione e l?utilizzo di applicazioni interattive ed è dotato di piattaforma per lettura di smart-card.
Il prodotto si differenzia dai decoder tradizionali perchè basato su un processore che sfrutta il
sistema operativo Linux, che consente di aumentare sensibilmente le possibilità di utilizzo del sistema.
Inoltre può essere collegato alla rete e utilizzato per
navigare in Internet, con caratteristiche simili al Windows Media Center di Microsoft, ma con un prezzo di mercato 4 volte inferiore.
L’investimento
Il mercato potenziale di SpID è strettamente correlato alla diffusione della Digital TV, che attualmente è in fortissima crescita. Si stima infatti che già entro il 2010 il tasso di penetrazione della TV digitale nell?Europa Occidentale raggiungerà il 65%, con oltre
99 milioni di utenti (contro i 50 milioni del 2006).
In particolare il segmento di mercato più rilevante è quello dei set top box per la TV digitale satellitare, dove si prevedono 79 milioni di unità vendute nel 2009 contro i 65 milioni del 2005, anche grazie a un contesto legislativo europeo favorevole, che impone la fine della TV analogica entro il 2012.
Con questo finanziamento Piemontech contribuisce a
realizzare una unità manifatturiera in Italia capace di produrre 1.800.000 unità l’anno, caratterizzata da una forte meccanizzazione industriale che rende il livello dei costi paragonabile a quello delle facility asiatiche.