Registro di carico e scarico dei rifiuti: normativa e regole di conservazione (RENTRI)
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A partire dal 13 febbraio 2025 la gestione dei rifiuti in Italia si digitalizza: le aziende devono obbligatoriamente adeguarsi alle nuove modalità di compilazione del Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI) – con scadenze scaglionate – per una migliore tracciabilità e conformità normativa. Il Registro Cronologico di Carico e Scarico è il documento in cui vengono riportate, in ordine temporale, le informazioni relative alle caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti prodotti, inclusa la data di produzione e gestione.
Esso raccoglie tutti i dati fondamentali per garantire la tracciabilità, dalla fase di produzione fino al recupero o allo smaltimento dei rifiuti. La normativa prevede che questo documento venga conservato per almeno 3 anni, garantendo autenticità, integrità, immodificabilità, accessibilità e leggibilità nel tempo. Questo intervento mira a semplificare le procedure amministrative, diminuendo i tempi di archiviazione senza compromettere trasparenza e controllo.
Il RENTRI tuttavia non offre un servizio di conservazione digitale dei documenti, rendendo fondamentale per le aziende appoggiarsi ad un service provider accreditato AgID per dotarsi di soluzioni per l’archiviazione a norma.
Intesa (Kyndryl) offre soluzioni affidabili per supportare le aziende nell’adeguamento ai nuovi obblighi: la conservazione a norma, la firma elettronica qualificata dei documenti, per garantirne l’autenticità, il sigillo elettronico qualificato per certificare l’integrità e l’origine dei documenti digitali legati al RENTRI.
Tra i principali vantaggi, oltre alla tracciabilità dei dati, ci sono il miglioramento dell’efficienza operativa e la conseguente riduzione dei costi, grazie all’adozione di tecnologie digitali che ottimizzano la gestione dei processi.