ROMA, 27 MAR – Primi passi in Italia per una finanza verde, cioe’ sul fronte dell’energia sostenibile.
"Finanza, ricerca e sistema industriale sono fattori che devono interagire per dare impulso allo sviluppo di nuove tecnologie per le rinnovabili”, ha affermato Luigi Paganetto, presidente Enea, in occasione della presentazione del dossier "Finanza, Venture Capital e tendenze globali dell’investimento in energia sostenibile: quali sviluppi per l’Italia?” presentato oggi a Roma. [programma]
Secondo Paganetto ‘ c’e’ una grande spinta, a livello internazionale, a investire sulle rinnovabili. I capitali, soprattutto negli Usa, si rivolgono a queste tecnologie, in forte evoluzione e con un mercato in grande espansione”. Nel 2006, riferisce Enea, ci sono stati investimenti a livello globale nell’energia sostenibile (efficienza energetica e fonti rinnovabili), pari a 70,9 miliardi di dollari, con un incremento del 43% rispetto all’anno precedente.
"Il 10% di questi, cioe’ 7 miliardi di dollari, con un aumento del 163% rispetto al 2005 – ha spiegato Paolo Paesani, ricercatore dell’Universita’ di Roma Tor Vergata, coautore del dossier – riguardano sia lo strumento di finanziamento del Private Equity, mediante il quale l’investitore apporta nuovi capitali all’interno di una societa’ obiettivo, generalmente non quotata in Borsa, sia il venture capital, cioe’ private equity in societa’ al via o ad elevato potenziale di sviluppo. Di qui il legame con le fonti rinnovabili”.
Ora tocca all’Italia: ‘nel 2007 e’ nato a Torino un Polo Italiano del Venture Capital, che mette insieme Fondazione Torino Wireless, Finpiemonte, Politecnico di Torino – aggiunge Paesani – mentre si registra un aumento di progetti sviluppati da universita’ pubbliche poi applicati all’industria”